parret
Reg.: 14 Set 2004 Messaggi: 446 Da: milano (MI)
| Inviato: 15-11-2004 18:25 |
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Non so, non posso dire di esser stato letteralmente folgorato ma mi è sembrato un film non privo d’interesse. Per la regia allucinata, atta quasi a dare l’idea della disfunzione percettiva, di colori, di sguardo che sembra accompagnare la vita in certe aree di degrado. Per la storia di un’adolescenza tutta al maschile, minimale, tenera, intimista, dove il gioco a due su un motorino o nel verde industriale di periferia abbandonato è sempre e comunque fuga dallo squallore di casa che inghiotte, onnipresente. Perché è una storia scomoda, di emarginazione e di disperazione come raramente vengono portate sui nostri schermi consolatori e concilianti. Mi ha colpito molto la figura del giovane direttore della casa per ragazzi problematici, la sua carica umana, diretta e nevrotica nel dirigere la comunità e nell’infodere vita al protagonista ammutolito. Nonostante produca Domenico Procacci il film sta avendo una distribuzione ridottissima |
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